Borgo Castello Panicaglia è un luogo con un passato straordinario. Un Borgo medioevale costruito intorno ad un castello e ad una chiesa luogo di culto locale. Nel nostro caso il Castello risale al XIII secolo.
Il Castello di Panicaglia è situato strategicamente su una collina con vista sulla valle ove si snoda la Via Flaminia, lungo la strada per Assisi. Per secoli ininterrotti è stato di proprietà della Famiglia Mancini.
Quando Papa Pio IX nel 1849 dovette fuggire da Roma con il suo seguito, minacciato dalle truppe comandate da Giuseppe Garibaldi, i Mancini ospitarono il Reggente Segretario dello Stato Pontificio Cardinale Marini entro le mura sicure del castello. La famiglia Mancini lo aiutò anche a fuggire quando una spia scoprì e segnalò il suo rifugio. Ne scaturì una feroce battaglia a seguito della quale tutta la componente maschile di ogni età della famiglia venne arrestata, condannata a morte e rinchiusa nella Rocca di Spoleto, in attesa di essere giustiziata. A questo punto le donne della famiglia guidate da Marianna Mancini si recarono da Anita Garibaldi per chiedere la grazia; il loro appello fu accolto.
Pio IX profondamente grato alla famiglia Mancini per l’alto senso dell’onore e totale fedeltà alla parola data, in segno di riconoscenza e gratitudine conferì loro il titolo di “Cavalieri dello Stato Pontificio” che venne aggiunto al preesistente titolo di Marchesato e allo stemma di famiglia che ancora oggi è visibile sulla facciata sud-ovest del Castello.
Oltre a questo titolo assegnato, la Bolla papale stabiliva qualcosa di eccezionale: i discendenti maschi della famiglia Mancini che avessero preso i voti sacerdotali, avrebbero avuto per tre generazioni accesso al titolo di Cardinale. L’ultimo di loro è stato Giovanni Battista Mancini, padre di Daniele, noto architetto, autore del progetto di restauro del complesso edilizio, dopo il disastroso terremoto del 1997 che colpì l’Italia centrale.
Questi brevi cenni di storia familiare sono stati autorizzati dall’ultima discendente della famiglia stessa Marchesa Isabella Mancini di Lanciano.